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Ott

Non s’arretra d’un passo

Pubblicato domenica 24 Ottobre 2010 alle 23:30 da Francesco

Mi sento molto bene e credo che la mia forma fisica non sia mai stata migliore. Recentemente ho scoperto la lunghezza reale del mio percorso podistico. SmartRunner mi segnava spesso una distanza di ventiquattro chilometri, ma ogni tanto mostrava delle variazioni eccessive che non potevano essere giustificate dai lievi cambiamenti della traiettoria. Mi sono documentato un po’ e alla fine sono venuto a conoscenza del cattivo funzionamento dell’applicazione suddetta in ambito Symbian. Ho sostituito SmartRunner con Edmondo e quest’ultimo programma mi ha dato dei risultati coerenti, ma ha confermato le prime misurazioni che avevo fatto attraverso Gmaps Pedometer, inferiori a quelle effettuate tramite i primi usi di SmartRunner. Insomma, io percorro ventuno chilometri e settecento metri. In termini di resistenza cambia poco, ma devo rivedere al rialzo tutti i calcoli sulla velocitĂ . Normalmente la mia media è di 4’,30” al chilometro e alla luce della distanza appurata probabilmente non sono mai sceso sotto i quattro minuti, neppure nella mia prestazione migliore.  Devo ammettere che mi sarebbe piaciuto potermi fregiare di questo record personale, ma alla fine non sono un podista e mi alleno per altri scopi. Ho aumentato un po’ i carichi dell’allenamento pesistico e per adesso non avverto alcuna ripercussione. Io non mi alleno in palestra, ma faccio tutto a casa, tra la mia stanza e la campagna circostante.
Voglio lavorare un po’ sulle gambe per rendere piĂą veloci i loro movimenti e guadagnare un po’ d’elasticitĂ  muscolare. Il tae kwon do farebbe al mio caso, però non intendo iscrivermi ad alcun corso. Punto a mantenere per almeno dieci secondi la posizione dello yop chagi che ancora non riesco manco ad assumere. Sono soddisfatto della mia capacitĂ  polmonare e penso che ormai sia arrivato il momento di ottenere una padronanza maggiore del corpo. Non m’interessano le arti marziali, anche se per quanto possibile cercherò d’attingere da alcune di loro per favorire  l’elasticitĂ  fisica. Probabilmente ne uscirĂ  fuori una tecnica ibrida di scarso valore, ma sufficiente per i miei scopi. Dovrò dedicarmi parecchio allo stretching che finora ho quasi sempre snobbato. Lo yoga potrebbe aiutarmi, ma non mi attrae e inoltre sospetto che possa dare dei benefici soltanto con un’esecuzione accurata. Tengo sempre a mente il privilegio che mi ha concesso la natura: un corpo sano.

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