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Non aggiungete un posto a tavola

Non ho sogni da inseguire benché mi piaccia correre. Per me la frustrazione e la bramosia sono simili al bastone e alla carota, ma ancor oggi queste forze opposte e complementari trainano lo sviluppo della mia specie. Non ho contributi da infondere nel mondo e per tale mancanza chiedo venia anche alla consorte di quest’ultimo: la storia. Sono di passaggio da queste parti sebbene al momento non riesca proprio a ricordare la mia destinazione né ove sia cominciata questa gita fuoriporta. Forse dovrei consultare qualche testo sacro per ovviare alla mia smemoratezza, ma nutro il sospetto che gli elenchi telefonici contengano indizi più attendibili.
Gli assetati di potere fanno bere molte cose alle persone meno ambiziose, però questo atto di carità non incontra sempre l’apprezzamento di taluni e in particolare di coloro che preferiscono gli stuzzichini a base di utopie fuori luogo, fuori tempo e fuori portata. Pace e prosperità forse verranno servite al gran rinfresco del futuro, perciò chiunque tra i presenti le voglia assaporare deve recarsi al di là dei limiti biologici. Io opto per un digiuno terapeutico e per ora non sento le farfalle nello stomaco. Cumuli di nozioni, manciate di esperienze e un velo d’individualismo sono gli ingredienti fondamentali per preparare l’impasto dell’identità, ma è possibile scegliere quale forma adottare tra quelle disponibili nell’epoca vigente e sbizzarrirsi con la fantasia per crearne altre d’aggiungere alle più famose: la stellina di David, i disegnini pagani e le crocette cristiane. Al posto del sale in zucca certuni preferiscono quello nei sacchetti per proteggersi dal malocchio e dal lume della ragione. Se sapessi giocare a domino userei le rune come pezzi per le partite. L’analfabetismo scongiura il pericolo che un individuo possa leggere il proprio oroscopo, perciò ne approvo l’insegnamento nella scuola italiana. Ho ragione di credere che il mio ascendente sia una nerchia in fase di masturbazione. Non attendo smentite né messia, perlomeno non a cena.

Francesco

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