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Rosso sangue

Nella tarda sera di ieri è giunta nelle redazioni giornalistiche, e di riflesso nelle case italiche, una coppia di sentenze che ha preso in adozione due imputati. Se la vittima fosse stata tedesca l’intero processo avrebbe potuto essere riassunto con una barzelletta giacché accusa e difesa hanno citato favole e canzonette. Talvolta l’applicazione della legge rassomiglia a una madre indulgente che assecondi le lagne del figlio quando quest’ultimo si rifiuti di mangiare tutte le verdure: gliene farà mangiare un po’ e butterà le altre. In luogo dei broccoli, le cui veci possono essere fatte dalla cittadinanza onesta e dalle parti lese, saranno alcuni anni di carcerazione a subire una riduzione. Intanto corre veloce la notizia di nuovi arresti eccellenti e pare che le masnade di ribaldi subiscano colpi forti in questi tempi su cui aleggiano sospetti ai confini della fantapolitica. A breve termine vi sono certezze inossidabili: un mezzo busto apparirà sempre con un’aureola incravattata nella luminosità catodica a mo’ di angelo dell’Annunciazione e non perderà mai la testa neanche se un giorno dovesse seguire il ritorno della ghigliottina come strumento di giustizia sommaria. Un arrembaggio mediatico ha svelato il tesoro di un corsaro emiliano benché egli continui a possedere il titolo di cavaliere del lavoro. Le ingiurie non dovrebbero mai cessare per il boia finanziario e per la cerchia di collaboratori invertebrati con cui ha messo in ginocchio risparmiatori anziani e famiglie dabbene. Non v’è più traccia della decenza se a simili figuri non viene sottratta la dignità in una piazza pubblica. Il braccio violento delle istituzioni si abbatte fatalmente su alcuni delinquenti di piccolo calibro senza colpo ferire. In un asilo della mia regione non è stata allestita una recita natalizia, ma per mesi le è stata preferita la rappresentazione di un lager: gli aguzzini sono stati interpretati dalle maestre e di conseguenza gli infanti hanno ricevuto le vessazioni che i loro ruoli imponevano. Che tale crudeltà sia l’appendice di un progetto per combattere l’antisemitismo fin dall’infanzia? A Natale si è tutti più buoni. Le luci si accendono e si spengono come potrebbe accadere dopo un black out a una macchina per l’encefalogramma che non fosse collegata a un gruppo di continuità.

Francesco

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