In questi mesi la mia lettura è stata fortemente rallentata da un manuale tecnico che ancora non sono riuscito a scrollarmi di dosso, tuttavia voglio completarlo prima di riportare la mia attenzione su un autore che mi ha già entusiasmato e su temi che reputo più affini alle mie esigenze. Ogni tanto mi costringo a leggere dei testi che risultino ostici per le mie scarse capacità di apprendimento ed esercito su di me questa coercizione per potare gli allori su cui la mia lettura rischia di adagiarsi. La stesura del mio secondo libro procede lentamente, ma sono già riuscito a completare la prima metà e punto a redigere la seconda in tempi più stretti. Nella mia giovane esistenza non sono ancora comparse novità rilevanti, ma non provo neanche il bisogno di vederle fioccare. Le abitudini non mi spaventano perché all’uopo sono in grado di farne a meno. Il mio benessere psicofisico è costante e da quando è cominciato non ha subito battute d’arresto, tuttavia lo monitoro continuamente per accertarmi che la sua autenticità non si perda mai in una forzatura emotiva. Ultimamente dedico molto più tempo all’attività fisica che al resto dei miei interessi, tuttavia l’intensificazione del mio allenamento non è dovuta a qualche velleità agonistica. L’unica disciplina nella quale posso puntare all’oro olimpico è l’introspezione, ma non mi occorrono medaglie e per me è sufficiente condividere il podio con la serenità da una parte e la lungimiranza dall’altra.