Tra qualche ora mi recherò in Emilia Romagna per conoscere l’esito della mia domanda di arruolamento. Sono tranquillo e non accuso la tensione che viene comunemente associata a occasioni del genere. Sono molto bravo a gestire le attese e non mi aspetto nulla di particolare. Il diluvio delle ultime ore mi esalta e lo considero un preambolo maestoso al breve viaggio che sto per intraprendere. Conosco i miei pregi come conosco i miei limiti e so di essere la persona più indicata per imbracciare un’arma e ricevere ordini, ma alla fine saranno i miei esaminatori a esprimersi sulla mia idoneità e io accetterò il loro verdetto. Se riuscissi a diventare volontario per un anno, mi piacerebbe essere mandato lontano da casa per conoscere e vivere in modo approfondito un’altra regione d’Italia, ma qualora venissi scartato continuerei la mia vita di sempre. Sto bene e questo è l’importante; il resto è un’appendice formale. Il mio stato di grazia non cessa di esistere e devo ringraziare soltanto me stesso per cotanta costanza. Ad maiora.