Categories: Parole

Wit

Qualche notte fa ho visto “La forza della mente”, il cui titolo originale è “Wit”. Il film inizia con la seguente frase: “Lei ha un cancro”. Il ruolo della protagonista è affidato a Emma Thompson che interpreta brillantemente un’insegnante universitaria di nome Vivian alla quale viene diagnosticato un cancro alle ovaie. Vivian si rivolge direttamente allo spettatore da un letto d’ospedale e parla della sua malattia intercalandone la descrizione con ricordi e citazioni letterarie, ma trova spazio anche per l’ironia che a mio avviso non risulta affatto fuori luogo poiché arricchisce la potenza emotiva della storia. Le inquadrature sono abbastanza statiche e ci sono molti primi piani che secondo me esaltano le capacità recitative di Emma Thompson. Devo ammettere che alcune scene sono toccanti e ritengo che tutto il film sia un pugno nello stomaco, nel senso buono, ovviamente. Mi piacciono i lungometraggi che hanno come tema una malattia terminale perché mi spingono a riflettere su evenienze tetre a cui nessuno è sicuro di sfuggire; la trattazione di un argomento del genere può portare con facilità a un risultato banale, ma questo non è il caso di “Wit” che a mio avviso perde un po’ del suo spessore soltanto nel finale, quando ormai lo spettatore (almeno nel mio caso) ha già tratto le proprie conclusioni. Su questo tema ricordo l’eccellente documentario “Near Death” di Frederick Wiseman che vidi due anni fa e di cui annotai qualcosa su queste pagine. Recentemente di Wiseman ho visto anche “Public Housing”, un documentario di dodici anni fa incentrato su una comunità prevalentemente afroamericana che viveva in un complesso di case popolari a Chicago. Sul tema del cancro ho provato a guardare anche un altro film, “La Mia Vita Senza di Me”, di Isabel Coixet, ma non sono riuscito a vederlo per intero perché mi ha annoiato terribilmente e l’ho trovato troppo piatto per i miei gusti.

Francesco

Share
Published by
Francesco

Recent Posts

Affluenti di coscienza

Assimilatomi al tempo corrente, ne guardo assorto gli istanti che riesco a catturarne. Implicite nel…

5 giorni ago

Peppermint Candy di Lee Chang-dong

Per i miei gusti la perfezione può raggiungere una sua compiutezza anche nella settima arte…

2 settimane ago

Il segno del comando

Oggi ho corso venti chilometri in poco meno di un'ora e venti minuti: fuori non…

3 settimane ago

Narcisismo di vita, narcisismo di morte di André Green

Ultima lettura dell'anno, invero conclusasi settimane or sono con somma soddisfazione. Di norma non accetto…

3 settimane ago

A me sono rivolto

Non ho novità di rilievo in questo mio incedere verso l'attimo che segue. Un'anziana signora…

1 mese ago

Io sono io

Il clima mite di questo dicembre inoltrato mi ricorda il periodo natalizio che ebbi a…

1 mese ago