Mi sento bene in tutte le stagioni. Il mio umore non viene influenzato delle condizioni climatiche e trovo che le giornate invernali siano un ottimo sfondo per il silenzio rurale in cui vivo attualmente. Il freddo non mi punge, ma quando vado a correre indosso i guanti perché la natura mi ha donato mani piccole e delicate che forse starebbero meglio sul corpo di un pianista. Ogni volta che i media parlano della striscia di Gaza mi viene in mente la tossicodipendenza di Paul Gascoigne. La Palestina è uno scannatoio e la sua situazione smuove le coscienze quando per il conteggio dei morti occorre un abaco. Seguo sempre le vicende internazionali tramite testate e fonti diverse, ma non mi lascio coinvolgere dagli accadimenti del globo perché non ho la facoltà di incidere sul loro (de)corso. Cerco di non esprimere opinioni politiche perché le reputo inutili. L’unico parere che conta è quello di chi detiene il potere e il resto per me è soltanto rumore che serve per sostenere la confusione delle democrazie. In certi momenti mi sembra che la libertà di parola sia un male necessario. Non voglio insistere su questo punto e preferisco proseguire con i preparativi per la mia partenza. Ho impiegato un po’ a comprare il mio biglietto aereo per Tokyo, ma ne è valsa la pena e puntualmente la mia pazienza è stata ripagata. Come al solito ho acquistato il mio titolo di viaggio via Internet. Ho trovato un volo che coinvolge Finnair e British Airways per cinquecentosettanta euro (c’è chi paga il doppio per raggiungere il Sol Levante!). All’andata dovrò fare uno scalo di un paio d’ore a Helsinki mentre durante il ritorno atterrerò prima a Londra e poi dovrò raggiungere un altro aeroporto della capitale britannica per rimpatriare. Non cerco le comodità in viaggio e mi piace salire su più aerei, perciò sono contento della soluzione che ho trovato. Amo la stanchezza cosmopolita. Ho trovato un alloggio conveniente in quel di Ueno e si trova abbastanza vicino al luogo in cui ho soggiornato la prima volta che mi sono recato in Giappone. Partirò alcuni giorni dopo l’avvento della primavera nell’emisfero nord e probabilmente vedrò i ciliegi in fiore lungo le strade di Tokyo. Spero di vivere abbastanza per ripetere questo viaggio in futuro.
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