Mi sento ritardato ogniqualvolta io mi trovi ad appuntare le mie impressioni su un film. Il mio interesse per il cinema è sempre stato moderato e non ho mai cercato di intensificarlo, ma è il mio modo di scriverne che mi lascia perplesso. Qualche giorno fa ho visto questa pellicola che prende il nome dal regista statunitense di cui narra la vita professionale. Ed Wood è considerato il director peggiore che sia mai esistito e la sua inettitudine cinematografica è testimoniata ancora dai b-movies che ha lasciato in eredità al genere umano prima di affogare nell’alcol, ma proprio queste opere di scarso valore lo hanno reso così speciale. Questo è il primo film con Johnny Depp che sono riuscito a vedere per intero e devo ammettere che la sua interpretazione mi è piaciuta molto, inoltre ho avuto la possibilità di scoprire la figura di Bela Lugosi che è rappresentata in modo stupefacente da Martin Landau. Nel cast compare anche Sarah Jessica Parker che io ricordo sempre per “Sex and The City” e per un altro teen movie di cui non ricordo il nome e nel quale recitava accanto a Helen Hunt. Per quanto mi riguarda “Ed Wood” è un bel film che non fa pesare affatto le due ore della sua durata e dai riconoscimenti che ha ricevuto pare che io non sia il solo a pensarla in questo modo. Ritengo che l’uso del bianco e nero sia stata un’ottima scelta per ricreare con maggiore fedeltà l’atmosfera originale in cui Ed Wood ha partorito gli obbrobri che in seguito sono stati rivalutati. Pare che con il tempo i b-movies acquistino valore e anche in Italia è accaduto qualcosa del genere con il revival dei film in cui figuravano Alvaro Vitali, la Fenech, Gloria Guida, Lino Banfi, Abatantuono, Mario Brega e tutti coloro che hanno fatto parte (alcuni non esclusivamente) del cosiddetto cinema di second’ordine.
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