Le recenti scaramucce in Caucaso mi hanno indotto ad ascoltare per l’ennesima volta il primo album dei KYPCK che ho acquistato durante il mio soggiorno a Helsinki. I KYPCK sono finlandesi, ma i loro testi sono russi e durante i concerti indossano abiti sovietici. Ho già speso qualche parola su questo gruppo che ho visto dal vivo al Tuska Open Air Metal Festival e sfrutto questa occasione per elogiarlo nuovamente. Il suono dei KYPCK è pesante, ipnotico e a mio avviso “Cherno”, l’album d’esordio della band, è un’ottima produzione. Alcuni finlandesi disprezzano i russi e questa ostilità deriva dalla guerra d’inverno che avvenne in seno alla seconda guerra mondiale. Il conflitto tra Finlandia e Russia fece emergere la figura di Simo Häyhä, un cecchino finlandese che da solo uccise più di cinquecento russi. In seguito Häyhä fu soprannominato “White Death” e dopo la guerra visse a lungo. Un ragazzo finlandese una volta fece una battuta molto divertente riguardo alla particolarità linguistica dei KYPCK (che sono finlandesi e scrivono i loro testi in cirillico): “Dato che i russi non fanno buona musica, dobbiamo pensarci noi a farla per loro”. Trovo che il video di “1917” sia stato girato bene. Musica e immagini si sposano ottimamente in questo clip e riproducono la stessa atmosfera che caratterizza tutto il disco.
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