Finalmente ho trovato qualcosa di nuovo da guardare in televisione. Mi sono appassionato alla serie “City of Men”, una produzione brasiliana che è trasmessa da Cult. La serie narra la storia di due ragazzi delle favelas, Acerola e Laranjinha, ed è stato realizzata dagli stessi autori de “La Città di Dio”. Sono state felice di ritrovare lo stesso tipo di regia che ho adorato nel film succitato e finora ho apprezzato ogni puntata che ho visto. Mi piace il verismo che gronda dalle storie di questa serie e trovo che la recitazione sia incredibilmente convincente, infatti talvolta mi sembra di guardare un documentario sulla vita delle baraccopoli brasiliane e in parte “City o Men” è anche questo. La violenza, l’amicizia, l’amore, la tristezza, la gioia e le scale dei valori della gente emergono nella favela di Acerola e Laranjinha senza edulcorazioni o forzature. Oltre al degrado e alla povertà la telecamera alcune volte mostra anche la bellezza di Rio De Janeiro e il contrasto sociale che appartiene a molte metropoli del mondo.”City of Men” è una serie toccante che ha il pregio di non essere un’opera monocorde ed è per questo motivo che riesce a coinvolgermi profondamente. Sono contento che almeno la televisione privata abbia ancora spazio per prodotti di qualità. Pare che la fiction italiana non riesca ad affrancarsi dalle storie dei carabinieri e dei preti, perciò mi auguro che crolli assieme alle emittenti pubbliche che le danno spazio.
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