Stamane sono uscito di casa alle otto e ho compiuto cinque giri da quattordici chilometri l’uno attorno alla parte della laguna di Orbetello che bagna la pineta della Feniglia. Ho pedalato per tre ore e cinquanta minuti prima di rincasare a mezzogiorno. Nel corso del quarto giro ho iniziato a sentire un po’ di dolore alle cosce e ho avvertito qualche disturbo allo stomaco, ma ho continuato a pedalare. Il quinto giro è stato un atto stoico e ho preso a formulare pensieri assurdi per distrarre un po’ la mia attenzione dalla fatica. Negli ultimi dieci chilometri ho sentito un forte senso di leggerezza al capo e sono andato avanti meccanicamente. Quando sono arrivato a casa la mia soddisfazione è stata enorme e ho applaudito alla mia volontà. Alla fine del quarto giro sapevo che il quinto sarebbe stato devastante, ma il mio assetto mentale ha dato manforte all’efficienza del mio corpo. Ho sfondato il muro di un altro limite personale. Ovviamente ho compiuto questi cinque giri senza soste, senza acqua e senza cibo, ma ho sentito solo l’assenza di quest’ultimo e in particolare ho patito la mancanza di zuccheri dalla fine del terzo giro in poi. Sono passato cinque volte di fronte ad alcuni operai e sul viso di uno di loro ho letto un po’ di stupore dopo il mio terzo transito dinanzi ai suoi occhi. Sono sfinito e appagato. Voglio riposarmi tra le braccia della mia soddisfazione e spero di dormire per molto tempo dato che sono in piedi da ventidue ore.
Il clima mite di questo dicembre inoltrato mi ricorda il periodo natalizio che ebbi a…
Una morte improvvisa ha colto una persona di mia conoscenza. Taluni lasciano il corpo senza…
Secondo me è assurda la pretesa di chiunque si aspetti sempre onestà intellettuale dagli altri,…
Mi appoggio ai silenzi che si susseguono senza soluzione di continuità, tuttavia con la stessa…
Funesti e ottobrini all'esterno, finora i giorni del corrente mese hanno invece irradiato la mia…
View Comments
Ciao, arrivo da Firenze dove ho ricevuto in omaggio un libro molto interessante : 'Strade e paesaggi della Toscana - il paesaggio dalla strada, la strada come paesaggio', Ed. Alinea.
Il volume è riccamente illustrato e tra le varie immagini ve ne sono varie riguardanti le 'strade del tufo' di Pitigliano e Sorano:
- Via Cava del Gradone a Pitigliano.
- Via Cava San Sebastiano a Sorano.
le ho trovate entrambe spettacolari anche solo per il contrasto del verde con il tufo (devono essere molto umide come zone) e meriterebbero un bel servizio fotografico.
Però non mi danno l'idea che siano molto praticabili in bicicletta.
Per arrivare a Pitigliano basta seguire la Strada Regionale 74.
http://it.wikipedia.org/wiki/Strada_Statale_74_Maremmana
Per arrivare a Pitigliano.... ma quando ci sei e vuoi visitare la Via Cava del Gradone la bicicletta mi sembra parecchio scomoda, anche se hai una buona mountain-bike.
Io non voglio visitare Via Cava del Gardone.
Era un indicazione che invece risulta interessante per me. :)