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L’India e Pitigliano

È probabile che in futuro mi attendano due tappe. In primis ho intenzione di recarmi a Pitigliano in bicicletta, ma non sono ancora certo di riuscirci: il percorso non è dei più semplici a causa delle sue salite e delle relative pendenze. Il mio comune dista quarantanove chilometri da Pitigliano, quindi per andare e tornare (vivo) in un solo giorno devo prepararmi a pedalare per novantotto chilometri con uno zaino sulle spalle. Non so quando tenterò di affrontare questa piccola impresa per mettere alla prova il mio fisico, ma sono certo che la mia decisione arriverà all’improvviso nel corso di una mattina poco ventosa. Nel mio zaino riporrò qualche integratore, un po’ di cibo e una coperta di dimensioni ridotte qualora, per cause di forza maggiore, dovessi trascorrere la notte sotto il firmamento. Nel corso dei primi mesi dell’anno venturo è possibile che io mi rechi in India per affrontare il terzo viaggio da quando ho assunto la gestione della mia vita, ma anche questo spostamento non è ancora certo. Ho già provato a me stesso di non temere la fatica né le distanze e inoltre sono in grado di gestire le situazioni inaspettate. In questa fase della mia vita sto raccogliendo i risultati dei miei sforzi e ne sto producendo di nuovi. Sembra che la mia emotività non possegga nulla a causa della sua totale estranietà dagli aspetti più profondi dei rapporti interpersonali, ma in realtà contiene più di quanto io stesso riesca a quantificare.

Francesco

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  • Non sono riuscito a mantenere la parola data che non ti avrei scritto più, ma non ci trovo niente di male...anzi per me è ritrovare un amico che cerca la 'luce', ha le chiavi in mano per aprire la 'porta segreta', ma sembra che non la voglia vedere o quando la apre pensa di aver sbagliato, forse perchè non trova nessuno dall'altra parte che gli dica 'benvenuto'.

  • Non mi è chiaro a cosa si riferisca il tuo commento.
    Si scrive "qual è" dato che si tratta di un troncamento e non di una elisione.

  • Mi riferisco principalmente a questo punto: Sembra che la mia emotività non possegga nulla a causa della sua totale estranietà dagli aspetti più profondi dei rapporti interpersonali, ma in realtà contiene più di quanto io stesso riesca a quantificare.

    Grazie per la spiegazione alla correzione.

  • Uffa, l'unica spiegazione che ti posso dare è questa: continui a ruotare nel classico 'il cane si morde la coda'... hai maggiore apertura verso il mondo, ma continui a scivolare su 'te stesso' e lo sai bene.

    Persegui le tue sfide personali con 'te stesso'.

    Non conosco i tuoi motivi di isolamento con l'ambiente circostante, anche se possono trovare le più logiche spiegazioni e motivazioni, però non trovo traccia di sforzi di socializzazione 'costruttiva'.

    Ti ripeto che non ho un giudizio negativo su di te, tranne che per aspetti tuoi che a volte tiri fuori che trovo insopportabili e di cui ne sei conscio.

    Nella tua situazione cercherei di partecipare ad occasioni pubbliche che potrebbero esserti di stimolo verso interessi, ad esempio a Firenze in questi giorni (dal 25 al 28 se non erro) a Fortezza da basso si apre il 'Festival della Creatività' ricco di eventi anche piuttosto interessanti, dacci un'occhiata, è la prima cosa che mi viene in mente e prendila come semplice indicazione.

  • Credo che la socializzazione non vada cercata né forzata altrimenti corre il rischio di perdere la sua valenza.
    Ho già diversi interessi e la mia apertura verso il mondo è sempre la stessa, quindi non "so bene" ciò che tu presumi che io sappia.
    Il Festival della Creatività è una manifestazione interessante, ma non ci andrei mai con lo scopo di socializzare o di scoprire nuovi interessi, inoltre il ventisei andrò ad assistere al live di due gruppi progressive metal.
    Forse mi hai scambiato per un ultracinquantenne single che ha dimenticato come si possa vivere da soli.
    Occhio alle proiezioni (quelle psicologiche).

  • Nessuna proiezione psicologica, leggo che hai vari interessi non lineari e pragmatici.
    Sono daccordissimo sul fatto che la socializzazione non vada forzata, anche perchè o ti trovi davanti uno che forza come te, quindi sta al tuo gioco, oppure chiunque se ne accorgerebbe e ne perderesti comunque.
    L'indicazione del Festival era un indicazione per gli eventi non per la socializzazione, leggi sopra.
    Gli interessi portano a sviluppare rapporti interpersonali.

    La 'trilogia' - film blu, bianco e rosso - è piuttosto bella, il mio preferito fu il blu.

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