Ultimamente le iniziative di Beppe Grillo tengono banco sugli organi di informazione e ne sono contento nonostante la politica non mi interessi. Il qualunquismo becero di Grillo forse non è tale, ma io lo apprezzo in questa veste perché sono un qualunquista. A me non interessano le proposte dei cittadini che il comico veicola alla classe politica né le invettive che egli rivolge ai brutti ceffi delle due camere, ma mi diverte il modo in cui tutto ciò avviene. Riconosco a Grillo una grande verve e trovo che si discosti nettamente dalla satira asfittica che popola la televisione. Il mio è un giudizio puramente formale dato che non prendo in esame il contenuto di questa querelle mediatica. L’ironia di Grillo mi piace perché ricorre a figure forti che suscitano uno sdegno ridicolo anche in alcune persone che ritengono di possedere una grande apertura mentale. L’attacco a Prodi ha generato qualche polemica perché il comico ha paragonato il Presidente del Consiglio all’Alzheimer, ma le critiche che si sono levate per l’utilizzo di una malattia in un contesto ironico mi sono sembrate degne dei migliori paraculi di questa nazione. Penso che Grillo abbia usato delle espressioni legittime, ma purtroppo alcuni italiani, nella loro infinità provincialità, non riescono ad accettare un certo tipo di ironia perché danno la priorità ai motivi per cui indignarsi invece di anteporre gli spunti su cui riflettere al torpore del buonismo. Per fortuna l’Italia è un paese pigro, altrimenti taluni invece di criticare Grillo sarebbero costretti a frequentare un corso accelerato per schivare le molotov. Spero che questo spettacolo contini senza annoiarmi.
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non so se anche il mio sdegno è ridicolo, se non altro è vibrato.
credo anche che sia meglio essere paraculi in questa vicenda piuttosto ch'essere demagogici ed usare delle malattie come se fossero insulti.
ciao!
Trovo che ogni tipo di sdegno su questa questione sia ridicolo.
Per me una malattia non deve essere rispettata, ma deve essere curata.
Tra l'altro l'ironia di Grillo rispecchia un po' quella della gente, dato che non è raro sentire qualcuno che nomina l'arteriosclerosi per ironizzare sulle sue dimenticanze.
Le malattie offrono degli ottimi paragoni per descrivere le vicende umane e non ci vedo nulla di male nel loro uso.
Non mi pare che il termine "cancro" sia usato solo in ambito medico e ci sono molti altri esempi di questo tipo.
Forse dovremmo lasciare che i malati di Alzheimer si risentano da soli per le parole di Grillo: carina questa, nevvero?
Anche la serie animata di "South Park" ricorre spesso a vicende grottesche, tra cui malattie e menomazioni, per formulare un'opinione sulle contraddizioni della società.
Ovviamente non c'è nulla da fare se durante un episodio della suddetta serie lo spettatore si ferma alla rappresentazione dell'elefantiasi (tanto per citarne una) e non riesce a vedere oltre.