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Set

La prossima telefonata di V.

Pubblicato sabato 8 Settembre 2007 alle 19:02 da Francesco

Prima o poi V. mi telefonerà di nuovo nonostante le abbia chiesto di non farlo più e quella notte, per la prima volta, la insulterò pesantemente. Ogni mio addio nonostante le incertezze iniziali deve durare tutta la vita come un mutuo inestinguibile. Quando conobbi V. le dissi subito: “Noi non potremo mai essere amici, ricordatelo”. Per me non è stato facile allontanarmi da V. ma non avevo altra scelta. V. non è una stupida e possiede un cervello funzionante. Un anno fa durante una sua telefonata inaspettata mi disse: “Sai, forse sapevo dall’inizio come sarebbero andate le cose”. Anch’io lo sapevo ed è per questo motivo che ne ho cercato la conferma prima di accettare la realtà. Mi è rimasta impressa una cosa che V. mi ha detto circa un mese fa nel corso della nostra ultima conversazione: “Tu hai conosciuto la mia parte migliore e non capisco perché tu veda in me qualcosa di buono, io non mi sento così”. Ho buttato molti nomi nella foiba del passato e ogni tanto mi chiedo se sia stato giusto. Non voglio rapporti annacquati e preferisco prolungare gli insegnamenti della solitudine piuttosto che arenarmi sull’ipocrisia di un sentimento modificato artificialmente. V. è scomparsa dalla mia esistenza per sempre nonostante il suo nome appaia ogni tanto tra queste pagine di cui lei non conosce l’esistenza. Penso che la forza del proprio carattere stia anche nell’accettare la morte di qualcuno che è ancora in vita per non scendere a compromessi con i propri sentimenti. Non è semplice lasciarsi le persone alle spalle, ma forse è l’unico modo per valorizzare chi rimane al proprio fianco e finora solo la mia volontà mi è restata vicina, perciò lode a lei e alla sua devozione.

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