Categories: Parole

Korean OST

Devo ancora completare la mia valigia, ma ho già preparato la colonna sonora del mio viaggio. Come al solito ho fatto una selezione eterogenea da contenere nel mio lettore MP3 per assecondare ogni mood. Per quanto riguarda il power metal e del progressive metal ho scelto cinque album che ritengo dei classici e che ascolterò per accompagnare le mie camminate baldanzose nel cuore di Seoul: “Transcendence” e “Crimson Glory” dei Crimson Glory, “Return To Heaven Denied” dei Labyirnth, “A Flame To The Ground Beneath” e “Awakening The World” dei Lost Horizon. Per i momenti più quieti ho scelto due pianiste orientali: Vienna Teng, con il suo pop raffinato sull’album “Warm Strangers”, e Keiko Mitsui con l’inconfondibile tocco jazz che la contraddistingue e che sfoggia anche nel suo ultimo disco: “Moyo”. Per omaggiare il passato ho deciso di includere anche “Demons & Wizards” degli Uriah Heep, un disco immortale di hard rock che è datato 1972. Sicuramente abbonderanno i momenti di spensieratezza durante il mio viaggio, insomma quei momenti in cui non penserò a un cazzo per nutrirmi della normalità inconsueta che mi circonderà e il cosiddetto AOR (rock melodico) che si trova su “Strive” di Michele Luppi farà da sfondo ai miei periodi di estraniazione in territorio straniero. Prima di continuare l’elenco della mia colonna sonora voglio citare un passo di “Feel Alive” che si trova sul sopracitato “Strive” e che mi rappresenta al cento per cento: “Twenty four years have gone by, still don’t have a clue ‘bout what I’m doing with my life, sometimes I wonder if I’ll make it through this time and every day and night I hide behind my right to feel alive”. Ovviamente non mi sono negato un paio di album strumentali e ne ho scelti tre che mi piacciono molto: il primo è “Big Sky” di Brett Garsed, uno dei miei chitarristi preferiti, il secondo si chiama “Tangram” ed è di Porty, un chitarrista il cui stile ricorda quello di Joe Satriani e infine due dei miei dischi preferiti in assoluto, ovvero “Electric Tears” e “Population Override” di Buckethead. Come sempre nella mia selezione ho inserito anche una raccolta di Franco Battiato, “Last Summer Dance”, per assecondare qualche momento velleitariamente mistico e per soddisfare il bisogno di ascoltare un uso evocativo della mia lingua madre su arrangiamenti sempiterni. Per quanto riguarda il campo dell’hip hop ho scelto un solo album al quale sono molto legato: “Southernunderground” dei Cunninlynguists. Ricapitolo qua sotto.

Brett Garsed – Big Sky
Buckethead – Population Override
Buckethead – Electric Tears
Cunninlynguists – Southernunderground
Crimson Glory – Crimson Glory
Crimson Glory – Transcendence
Franco Battiato – Last Summer Dance
Keiko Matsui – Moyo
Labyrinth – Return To Heaven Denied
Lost Horizon – Awakening The World
Lost Horizon – A Flame To The Ground Beneath
Michele Luppi – Strive
Porty – Tangram
Uriah Heep – Demons & Wizards
Vienna Teng – Warm Strangers

Francesco

View Comments

  • io mi porterei del 'sano' L.W.Beethoven e precisamente il ciclo completo delle 32 'sonate per pianoforte' accompagnate da qualche sinfonia di Mahler e un pò di punk anni 70 tipo Clash e Sex Pistols e aggiungerei anche qualche incisione del grande Glenn Gould.
    Ma la musica più bella ovunque uno vada è quella dei suoni, rumori e voci del luogo, che se ascoltate al naturale (senza cuffie o simili sulle o nelle orecchie) aiutano a percepire meglio gli odori, profumi e puzzi.
    Bruno

  • Il punk non mi è mai piaciuto, fatta eccezione per i Ramones.
    Ai Clash riconosco un ruolo importante, ai Sex Pistols nulla.
    Non sono un cultore di musica classica, ma di tanto in tanto ascolto Mozart e in particolare tutta la "Messa di Requiem".
    Certa musica credo che si presti poco al viaggio ed è per questo motivo che non porto nel mio lettore MP3 qualche album di Miles Davis, John Coltrane, Thelonius Monk e via dicendo.
    Ovviamente non indosserò continuamente le cuffie per evitare di compromettere il mio udito e per non trascurare i rumori locali.

  • Dovresti ascoltare il ciclo completo delle '32 sonate per pianoforte' suonate da Wilhelm Backhaus (incisione completa) o da Maurizio Pollini (incompleta per poche sonate, ma prossima ad essere conclusa).
    Le 'Messe' di Mozart sono interessanti, ma preferisco i concerti per 'pianoforte e violino'.

    Magari ti troverai ad andare a un concerto di 'rap-coreano' :)

    E' vero, sono meglio i Ramones dei Sex Pistols.

    Uno dei migliori concerti che ho ascoltato è stato in Sardegna, passai il pomeriggio sdraiato su un lettino in campagna e rimasi colpito dai suoni dei campanacci di un gregge di pecore, piuttosto numeroso e distante, i cui suoni erano trasportati dal vento e ti assicuro che era fantastico.

    Ciao Bruno

  • Conosco il feeling.
    A me piacciono ancora i rumori della campagna notturna, quelli che da piccolo mi incutevano timore e mi facevano sospettare presenze improbabili.

Recent Posts

Immune tra le dune

Se dimorassi al settimo cielo riuscirei a vedere le lunghe gittate dei missili balistici? Non…

23 ore ago

Belphegor e Malevolent Creation al Traffic Club di Roma

Venerdì mi sono recato a Roma per vedere dal vivo i Belphegor e quello che…

1 settimana ago

Gioco e realtà di Donald Winnicott

Che bello non avere figli: si tratta di un grande sollievo esistenzialistico e di un…

3 settimane ago

Buon appetito

Le parole non pesano molto, ma io rinuncio a lanciarle dove non possono arrivare e…

1 mese ago

La fenomenologia dello spirito

La fenomenologia dello spirito è un'avventura gnoseologica e un allenamento per la capacità d'astrazione, ma…

1 mese ago

Praemediatio malorum

Non riesco a detestare il caldo perché lo associo al deserto di cui mi sento…

2 mesi ago