4
Ago

Non voglio indossare un camice

Pubblicato sabato 4 Agosto 2007 alle 04:09 da Francesco

Ieri pomeriggio ho affrontato ancora una volta il percorso di sessantacinque chilometri che ho descritto dettagliatamente nei giorni precedenti. Sulla via del ritorno, a pochi chilometri da casa mia, ho incontrato una ragazza in difficoltà. Costei era appena caduta dalla sua bicicletta in un punto del tutto innocuo che precede una piccola salita. L’ho aiutata a rialzarsi, le ho sistemato la ruota anteriore della mountain bike, le ho dato un po’ di acqua, le ho ritrovato l’orologio e poi ho iniziato a fare qualche battuta sulle sue condizioni. Era piena di spine perché era atterrata in prossimità di alcuni rovi e appena me lo ha fatto notare io non ho potuto fare a meno di dirle ironicamente: “Ecco come si è sentito Gesù Cristo”. In quel momento ho pensato di essere veramente uno stronzo, ma lei non ha reagito male e ha accennato una risata. Mi ha detto che in tanti anni non le era mai successa una cosa simile e spontaneamente le ho replicato: “Allora faccio sempre in tempo”. Mi sono assicurato che stesse bene e poi sono tornato in possesso della mia bottiglia di plastica. Non sono molto bravo con le donne e forse anche la mia mancanza di tatto sta alla base della mia verginità. In un modo o nell’altro mi trovo sempre ad aiutare il gentil sesso, ma visto che il mio charme è démodé almeno cerco di farmi qualche risata quando lenisco le ferite muliebri. Sembro uno stronzo, ma in realtà non lo sono. Davvero.

Categorie: Parole |