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Lug

Seoul mon amour

Pubblicato sabato 28 Luglio 2007 alle 04:39 da Francesco

A distanza di sei mesi dal mio viaggio in Giappone ho deciso di tornare in Estremo Oriente. Nelle ultime settimane ho vagliato molte destinazioni e alla fine ho optato per la Corea del Sud. Voglio atterrare a Seoul perché sono affascinato dalla sua lontananza. Non ho bisogno di preamboli rassicuranti per lasciarmi novemila chilometri alle spalle. Non mi piacciono i viaggi organizzati perché sono tanto comodi quanto orrendi e io invece cerco di fondere la bellezza dell’improvvisazione con la funzionalità del viaggio: in altre parole sfrutto i principi della Bauhaus per evitare i ladrocini delle agenzie turistiche. Come al solito mi occuperò personalmente del biglietto aereo e dell’alloggio per non appoggiarmi a terzi e per dare un tocco totalmente personale al mio soggiorno coreano. Ho intenzione di partire durante la prima metà di agosto e spero che nulla ritardi il mio decollo verso il trentottesimo parallelo, ma l’esperienza mi costringe a non escludere l’eventualità di una breve posticipazione. Non ho ancora deciso se affidare la mia vita all’Air France o all’Aeroflot, ma sono molto attirato dalla brutta nomea della compagnia russa e dato che prima o poi dovrò morire non mi precludo aprioristicamente l’ebbrezza di volare a bordo di un Antonov o di un Tupolev. Ho solo un’idea approssimativa delle sensazioni che mi aspettano, ma è proprio questa vaghezza dolce che mi allatta con amore materno ogni volta che mi accingo a partire per qualche posto senza qualche motivo preciso. Penso che un viaggio assuma un senso formale soltanto al suo termine, perciò può nascere anche da uno starnuto dell’ispirazione.

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