Conobbi L. per caso e all’inizio non ne fui molto entusiasta, ma alla fine riuscii a mettere a fuoco la sua figura e mi accorsi con stupore che era una silfide incantevole. Parlammo a lungo e visitammo le nostre memorie tra una fase lunare e l’altra. I ruoli si erano invertiti e ogni volta che dialogavamo sembrava che le nostre voci intonassero un vaticinio radioso. Scoprimmo che nelle nostre vite ricorrevano delle date identiche e pensai che la numerologia avesse deciso di darci la sua benedizione. L. iniziò a presentarmi il suo microcosmo lascivo e io rimasi ammaliato dal modo in cui lo introduceva nei nostri discorsi eterogenei. In un primo momento credetti che L. fosse una puttana, ma poi capii che era libera (e non semplicemente libertina) e scevra dalla stupidità vereconda della pudicizia. Un giorno percorremmo assieme le arterie del Rinascimento e snodammo i nostri colli sotto i soffitti gigliati. Un’atmosfera rarefatta s’impadronì dello spazio vuoto che si allargava e si restringeva incessantemente tra la mia spalla destra e la sua spalla sinistra. Proseguimmo il nostro vagabondaggio simbiotico per un po’ prima di rientrare nei nostri alveari. Successivamente continuammo a scambiare frasi e intonazioni, rumori gutturali e onomatopee curiose. Una mattina un errore ciclopico mi sequestrò e mi fece trasportare da Caronte sulle sponde di un momento sbagliato. Mi ritrovai nel santuario di L. e ingiuriai lei e le sue vestali prima di dileguarmi nelle ombre. Nella stessa tenebra ritrovai il volto di L. e la severità del suo sguardo mi trafisse da parte a parte: in quel momento pensai che un drammaturgo stesse per scrivere con il mio sangue il finale del suo componimento. L. tornò nel suo regno e il senso di colpa mi riaccompagnò nella mia necropoli.
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l'errore ciclopico sarà occorso nel momento in cui avrai sentito il desiderio di dimostrarti oltre le parole, avrai sentito la forza delle 'emozioni' e le hai rifiutate; non hai offeso lei, hai offeso te stesso abbassando lo sguardo verso il luogo della necropoli da cui ti devi allontanare.
se lei è stata sincera e anche tu lo sei stato sei ancora in tempo, per te stesso principalmente, a spiegarle ciò che ti è accaduto senza presentarti come colui che vive il senso di colpa ma come colui che non riesce a superare 'il gradino' senza farsi accompagnare.
ciao e auguri, sii forte adesso.
bruno
Sono cose che succedono.
Credo che tu abbia scritto delle cose giuste, ma penso che tu ti sia fatto un'idea pietistica di me.
Non mi affliggo e di conseguenza non ho bisogno di "essere forte", poi con questo caldo non ci riuscirei nemmeno.
nessuna idea pietistica, non starei a leggerti e a scriverti.
ti scrivo ciò che penso senza pensarti in forma negativa.
Ti credo e ne sono contento.
grazie,
leggo che ti accingi a una nuova avventura, un nuovo viaggio. sarà sicuramente una nuova scoperta, ma l'oriente non mi incuriosisce molto, anzi...
io ho ambizioni più semplici, sarei contento di affittarmi un appartamento per un mese ad amsterdam per potermi godere la tranquillità di quella città, portandomi dei libri e una macchina fotografica per poi farmi un altro mesetto sempre in olanda ma al nord in quella regione che deve essere molto bella e affascinante: la bargagna.
mi accontento di 'poco'.
ciao bruno