È successo di nuovo. Ho appoggiato alcune speranze sopra il diadema con cui ho incoronato per un mese esatto la personalità di una fanciulla promettente, ma quando mi sono girato per ammirarle non le ho più trovate. La storia è sempre la stessa. Una povera infelice mi conosce per caso e pensa che io sia la panacea per tutti i suoi mali, ma non sono un supereroe e non posso salvare nessuno da se stesso. Non l’ho mai toccata, non l’ho mai baciata, ma ho parlato e ho passeggiato a lungo con lei. La nostra separazione pesa un grammo di cocaina. Lei ha barattato il mio cuore per una sniffata e per una scopata occasionale con un cocainomane, ma devo riconoscerle il merito di non avermi mentito e per questo motivo la stimo. Non sono incazzato con lei e rispetto le sue scelte anche se non le condivido, ma mi costa parecchio cancellarla dalla mia vita. Non sono il tipo di persona che costruisce amicizie colme di ipocrisia sulle ceneri di passioni che non hanno mai avuto un inizio. In questi anni mi sono lasciato alle spalle molte persone e ogni addio ha contribuito alla mia crescita interiore. Il mondo è stupendo perché offre sempre una possibilità e non sarà certo un altro fallimento a mutare faziosamente la mia visione delle cose. L’amore esiste, non è solo un’idea romantica perché è tangibile come la porta che ho preso a pugni prima di iniziare a scrivere, ma non è detto che tutti riescano a toccarlo con mano e io sono tra coloro che ancora non ci sono riusciti. Sono giovane e forte, ho ancora molto tempo a mia disposizione e non mi spaventa l’idea di restare solo perché è la mia capacità di abbracciare la solitudine che mi conferisce la forza di non scendere a compromessi con i sentimenti. Tutte le delusioni che ho collezionato non sono semplici attimi di sconforto, ma sono attestati indelebili che confermano la mia devozione alla realtà anche quando è scomoda e provoca dolore. Il tempo che passa non riesce a scoraggiarmi perché ho me stesso dalla mia parte, ma nel contempo sono pronto a esplodere in frammenti d’amore senza la paura di non ricompormi. Sono lontano dai vizi capitali, sono lontano da ogni tipo di fede e stringo a me solo quello che è reale. Fuori c’è il sole, il cielo è limpido e questi dettagli banali dimostrano che la giornata di oggi è stupenda. Forse non scriverò per qualche giorno per sgomberare la mente.
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Ti contraddici spesso... Resti un grande, istinto di conservazione del cazzo a parte...
Mi hai fatto venire in mente la pubblicità del pennello Cinghiale.
"Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello: Cinghiale!".
L'istinto di conservazione lo tengo lontano dalla camera dell'interiorità e lo uso solo per evitare i film in prima serata.
Non mi contraddico, ma non posso dimostrartelo virtualmente.
"Cinghiale, la grande marca".
Ti piace Bruce Springsteen?
Ho corretto il modo in cui avevi scritto "Springsteen", comunque non divaghiamo.
No, vabbè, fa niente... Resti un grande, anche se non condivido la tua visione del "mondo meraviglioso" (ma de che???) Vabbè, non te ne frega un cazzo... mi sono anche risposto da solo. Ci vediamo
Non ho usato il termine "meraviglioso", ma un suo sinonimo.
Forse tu ti riferisci a questa passaggio: "Il mondo è stupendo perché offre sempre una possibilità".
Non l'ho scritto con ingenuità e ora te lo dimostro.
Per me il mondo è stupendo perché fino a quando se ne fa parte c'è sempre la possibilità di decidere.
La bellezza a cui mi riferisco è quella della scelta che per Kierkegaard invece comporta necessariamente l'angoscia.