L’estate si avvicina e durante la sua permanenza nasceranno quelle famose infatuazioni che non ho mai conosciuto. Le spiagge saranno popolate dai giochi d’acqua e dal narcisismo. Qualche anima malinconica si sveglierà presto e andrà a sedere sopra gli scogli illuminati dalle prime luci dell’alba per inseguire banalmente dei barlumi di poesia paesaggistica. Gli ombrelloni coloreranno i litorali e per un attimo ruberanno l’attenzione di un pilota dai comandi del suo ultraleggero. I fondali ospiteranno le immersioni e culleranno il divertimento dei subacquei. In una casa sul mare affittata per un paio di mesi due fidanzati condurranno un po’ di vita domestica e molta attività turistica all’ombra dei loro sentimenti. I ragazzini perderanno tempo per le strade del paese e ogni tanto tireranno qualche calcio svogliato a un Super Tele sgonfio. Il sole dispenserà abbronzature e tumori alla pelle. I telegiornali daranno notizie catastrofiche sulle temperature e sul traffico. La partenza per le vacanze e il rientro dalle medesime sono riti laici che ricordano certe penitenze religiose. Il cosiddetto italiano medio tenterà di tradire sua moglie e bambine travestite da donne si concederanno a uomini senza scrupoli che le tratteranno come bersagli in movimento all’interno dei locali in voga. Lungo lo stivale italico ci saranno numerose occasioni di aggregazione: concerti, mostre e spettacoli teatrali. Un anziano morirà da solo a causa del caldo e solo il fetore del suo cadavere richiamerà l’attenzione di chi lo ha sempre ignorato. Gli obiettivi dei paparazzi punteranno le località più facoltose della penisola italiana e produrranno quantità ingenti di noia mediatica che troverà troppo spazio in televisione e sulla carta stampata. Per quanto mi riguarda non ho progetti per l’estate e penso che passerò questo periodo torrido in solitaria come gli altri anni. Non vedo l’ora di nuotare lentamente.