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Le ultime parole di Cho Seung-Hui

Cho Seung-Hui era un mio coetaneo, infatti anche lui è nato nel 1984. In questi casi si può fare dell’ironia fuori luogo, si può mostrare della partecipazione emotiva piuttosto artificiosa o si possono elaborare opinioni sull’accaduto e cercare di capire le cause, ma penso che tutto ciò serva solo a creare dibattiti per generare un po’ di aggregazione mediatica. Su YouTube ho trovato vari video e da uno di questi ho tradotto in italiano le ultime parole lasciate dal killer sudcoreano. La traduzione si trova sotto il video di Cho Seung-Hui che ha fatto il giro del mondo.

“Non avrei dovuto fare questo. Sarei potuto scappare, ma no, non scapperò più. Non è per me, ma per i miei bambini, per i miei fratelli e per le mie sorelle che voi fottete, l’ho fatto per loro. Quando è venuto il momento, io l’ho fatto. Ho dovuto. Sapete cosa si prova a prendere sputi in faccia e a inghiottire spazzatura? Sapete come ci si sente a scavare la propria tomba? Sapete cosa si prova ad avere la gola sfregiata da orecchio a orecchio? Sapete come ci sente a essere bruciati vivi? Sapete come ci sente a essere umiliati e impalati su una croce? E lasciati sanguinare fino alla morte per il vostro divertimento? Voi non avete mai sentito un singolo grammo di dolore in tutta la vostra vita. Volete iniettare nelle nostre vite più sofferenze che potete solo perché potete? Avevate tutto ciò che volevate. Le vostre Mercedes non erano abbastanza, voi, bambini noiosi. Le vostre collane d’oro non erano abbastanza, voi snob. Il vostro fondo fiduciario non era abbastanza. La vostra vodka e il vostro cognac non erano abbastanza. Tutte le vostre depravazioni non erano abbastanza. Non erano abbastanza per soddisfare i vostri bisogni edonistici. Avevate tutto. Avete vandalizzato il mio cuore, stuprato la mia anima e bruciato la mia coscienza. Voi pensavate che steste ponendo fine alla vita di un ragazzo patetico. Grazie a voi muoio come Gesù Cristo per ispirare generazioni di gente debole e indifesa. Avete avuto un miliardo di possibilità e modi per evitare questo giorno. Ma avete deciso di versare il mio sangue. Mi avete messo in un angolo e mi avete dato una sola opzione. La scelta era vostra. Adesso avete del sangue sulle vostre mani che non sarà mai lavato via”.

Francesco

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