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Stupro morale

Spesso gli uomini dicono che le donne sono tutte troie e lo affermano con estrema convinzione per lenire le loro ferite. Le generalizzazioni sono strumenti imprecisi e penso che vadano bene solo per denigrare la discografia degli Abba, ma credo che in tutti gli altri casi la loro efficacia sia solo il frutto di un’autoconvinzione piuttosto comica. Presumo che per diminuire le possibilità di incontrare le cosiddette “troie” sia sufficiente evitare di trattare le donne come troie. Semplice, no? Beh, no. Per me una troia è colei che tradisce il proprio partner di nascosto. Purtroppo la mentalità italiana, e suppongo che non sia l’unica di matrice religiosa, considera troie, zoccole, baldracche, quelle donne giovani o attempate che si limitano a soddisfare la loro concupiscenza senza violentare la fiducia di un’altra persona. Non mi attira il sesso fine a se stesso ed è anche per questo motivo che sono ancora vergine, ma capisco chi ama fottere e farsi fottere. Ciò che mi disturba è il velo formato da tabù e vergogne di vario genere che si trova sopra i rapporti tra persone che hanno scopi puramente sessuali. Sembra quasi che il tradimento, ovvero lo stupro morale dei sentimenti, non sia un atto grave, anzi, pare che per qualcuno sia qualcosa da mettere in conto e questa convinzione nella mente di taluni legittima gli abusi sulla fiducia di qualcun altro. Il tradimento è uno stupro morale perché l’intimità della persona tradita è costretta a fare parte del gioco erotico di altre persone. Ho già espresso molte volte questo concetto, ma penso di non averlo mai fatto in questi termini. La fedeltà non è un valore che appartiene a quella latrina del Vaticano, ma è un collante che viene preteso solo quando è offerto. In altre parole penso che occorra fermare la latitanza della sincerità per comportarsi come si vuole senza stuprare l’intimità di una persona inconsapevole e indifesa. L’inganno e il tradimento portano frustrazione e risentimento, ma parimenti credo che non sia salutare una fedeltà forzata, quasi a oltranza. Occorrono chiarezza e parole cristalline per salvaguardare la propria intimità dagli attacchi faziosi della disillusione. È incredibile come l’egoismo e la paura riescano a complicare dei meccanismi semplici e talvolta per vivere più sereni è sufficiente trovare il coraggio di concludere un rapporto che non ha più linfa invece di sfigurarne la carcassa con menzogne e tattiche distruttive. Non ho esperienza in campo affettivo e credo che questa mia peculiarità tragicomica mi conferisca un po’ di obiettività su questo argomento.

Francesco

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