Ho terminato i preparativi per il mio viaggio nel Sol Levante. Alloggerò a Tokyo nel quartiere di Ueno, in un hotel a tre stelle per quarantasette euro al giorno. Mi sono occupato personalmente della prenotazione dell’albergo e dell’acquisto del biglietto. Mi fa piacere che tra me e il mio vagabondaggio in Estremo Oriente non ci siano i servizi di un’agenzia di viaggi. Non vedo l’ora di sverginare il mio passaporto. Probabilmente non mi rendo conto di dove sto andando. Sono un incosciente ed è giusto che io lo sia per rispetto verso la mia età . Diciotto ore di volo e oltre diecimila chilometri separano la mia cameretta dall’aeroporto di Narita. Sono felice di recarmi in Giappone da solo. È una cosa fra me e me stesso. Non condividerei questo viaggio nemmeno con una ragazza intenzionata a privarmi della verginità per amore. Non vedo l’ora di battezzare il mio passaporto. Partirò da Roma, farò scalo ad Amsterdam e dopo quattro ore ripartirò alla volta di Tokyo. Spero che nessuno perda i miei bagagli e durante il volo mi auguro di sedere accanto a una persona spiritosa con la quale condividere gli ultimi momenti della mia vita prima di precipitare. Scherzo e confido che il fato abbia il mio stesso humour. Chissà se in Giappone troverò il tempo di farmi una sega e di degustare la pelle di vipera fritta.