Mi piace conoscere la verità anche quando è scomoda o fa male. Mi riferisco alla vita quotidiana e non alle vicende dell’élite del Palazzo di Vetro. Certe volte devo fare la voce grossa e improvvisare un terzo grado per estrapolare piccole verità dalle poche persone con cui mi trovo a interagire, e non sempre riesco nel mio intento. Per ovviare alle numerose falsità che mi vengono propinate ho iniziato a non dare importanza alle persone che rimandano di continuo la verità o che me la presentano a brandelli. Provo un forte disprezzo per chi cerca di pararsi il culo temporeggiando con il mio tempo. Sono profondamente intollerante nei confronti dei pressapochisti che prima assumono delle responsabilità ben precise e poi non sanno come cazzo comportarsi. Non sono uno stinco di santo e proprio per questo motivo evito di accollarmi legami o compiti che non sono in grado di affrontare. Non posso colpevolizzare più di tanto chi lascia inavvertitamente la capacità di autocritica nella topa della madre, ma penso che non sia mai tardi per tentare di ritrovarla in mezzo alle ragnatele del vetusto orifizio della propria genitrice. Insomma, vorrei far bere il mio sperma a chi tenta sempre di darla a bere. Il mio astio ha uno scopo puramente ludico. Mi piace dileggiare chi si adopera per compiere stronzate immani, ma devo ammettere che mi diverto di meno quando le stronzate altrui tangono i miei interessi.