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Nov

De gustibus

Pubblicato domenica 26 Novembre 2006 alle 07:01 da Francesco

Panta rei. Non è una novità, ma mi piace sottolinearlo. Il viso sopra le confezioni della Kinder non è più lo stesso e anche la figura di Fidel Castro è stata rivoluzionata dagli anni. Mi adatto con facilità ai cambiamenti e cerco di trarne giovamento. Tornerei indietro nel tempo solo per una breve visita di cortesia al mio passato. Spero che il mio temperamento rimanga intatto come la voce di Bruce Dickinson. C’è sempre qualcuno intento ad aprire e chiudere i cassetti di un mobile dell’Ikea per tirare fuori e poi riporre le fotografie dei suoi momenti felici. Mi inquietano i frammenti di gioia che vengono dati in pasto alle camere oscure sotto forma di negativi. Preferisco aprire tutte le porte di una casa vuota piuttosto che passare più di trenta secondi di fronte all’album fotografico di una famiglia qualsiasi. Provo una profonda avversione per le cornici d’argento e per tutto quello che contengono. Mi piacciono le mani minute e le ugole che riescono a incantarmi. Non provo simpatia per i cani di piccola taglia né per i loro padroni. Vorrei bruciare i manifesti pubblicitari che mi mettono di cattivo umore per sostituirli con i segni di un principio di incendio che trovo decisamente più rasserenanti. A proposito di affissioni et similia, leggo con molta curiosità i manifesti funebri e ogni tanto mi lascio scappare qualche risata fuori luogo. Ho cose più importanti da comunicare a me stesso rispetto alle inezie di questo breve scritto, ma non sono in grado di esporle e credo che a seguito dell’ennesima sega infrasettimanale finiranno nel cesso insieme al mio sperma.

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