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Set

Scarabocchio pomeridiano

Pubblicato venerdì 22 Settembre 2006 alle 16:08 da Francesco

Sparpaglio queste parole per trascorrere una piccola parte del tempo pomeridiano. Ho addosso la maglia di Riquelme, il numero dieci della nazionale argentina. Indosso prevalentemente le casacche delle squadre di calcio perché mi piace portare un numero e un nome sulla schiena. In questo momento non desidero nulla e mi sento in pace con ogni cosa. Sono entusiasta dell’atarassia che mi accompagna da stamane. Mi basta un po’ di aranciata in un bel bicchiere, un album di Dave Uhrich e qualche grattata allo scroto per vivere un pomeriggio all’insegna di una piacevole inutilità. Sono lontano dalla mia stanza, nonostante il mio culo si trovi al suo interno. Non riesco a esprimere certe sensazioni e credo che ogni tentativo di descriverle sia vano quanto il mio organo di riproduzione. Le note musicali continuano a irrompere nel mio cerebro per sventare gli attentati dinamitardi di alcuni pensieri opachi che si nascondono in ogni essere umano. La ricerca perpetua di un’oasi di calore in mezzo a un deserto ghiacciato caratterizza alcune persone che talvolta la disillusione altrui considera ingenue. La meta è importante, ma non credo credo che sia fondamentale raggiungerla. Io devo ancora fare il primo passo e sinceramente non ho molta voglia di mettermi in cammino. Vivo un po’ stranamente rispetto a quelli che io considero i canoni della normalità, ma con questo non voglio dire che il mio modus vivendi sia speciale. Il mio stile di vita è un po’ a sé, ma non tanto quanto possa sembrare. La mia aranciata è finita da un pezzo, quindi credo che sia doveroso concludere questo scarabocchio pomeridiano. Più tardi prenderò il telefono, premerò il tre, il due, l’otto e poi le mie dita faranno pressione su altre sette cifre che non posso rivelare.

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