Non riesco a prendere sonno, ho la barba incolta e non faccio altro che mimare sbadigli. Il sole è già uscito dalla passera della notte e i suoi sussurri irradiano la mia camera. Ho chiuso la finestra della mia stanza per impedire che un odore nauseante uccida involontariamente il mio olfatto. Devo radermi e devo tentare di assopirmi. Non voglio prendere nuovamente dei ritmi assurdi, ma credo che per oggi non abbia altra scelta. Attendo un pacco da Singapore che probabilmente non arriverà e aspetto una chiamata che non riceverò mai. Sono abile nelle attese futili, ma non credo che sia il caso di vantarmene. “Brothers” di Brett Garsed continua ad accompagnarmi in questi minuti di alienazione. Sulla parete che ho di fronte campeggia ancora una scritta che feci qualche anno fa: “Knowledge is power”. Già , la conoscenza è potere e io vorrei avere il potere di addormentarmi in questo istante. Adesso ci sono molte cose di cui non mi preoccupo e di cui continuerò a non preoccuparmi dopo un eventuale risveglio. Sono un po’ intontito e non vedo l’ora che il riposo sciacqui i miei pensieri sporchi. È una giornata stupenda e ho la certezza che una sua sosia farà da sfondo a un evento del mio futuro. Stamane non ho voglia di accogliere la folla di tematiche incerte che popola frequentemente i miei monolghi mentali. Voglio vestire i panni di un narcolettico in preda a un attacco di sonno.