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Missione compiuta

Non sono uscito di casa alle cinque di mattina come programmato, ma alle sei e mezzo. Ho raggiunto Porto Ercole a piedi e ho impiegato qualche minuto per trovare la spiaggia de “Le Viste”. Sono sceso lungo una stradina stretta dalla quale ho scorto i primi scogli. Poco dopo ho gettato a terra la maglietta, le calze e le scarpe e sono entrato in acqua. Ho incontrato un anziano a mollo e ho scambiato alcune parole con lui. L’acqua non era fredda, però il mare era un po’ mosso. Ho alternato momenti di bracciate con momenti più quieti durante i quali ho nuotato solo con le gambe (che sono la parte più sviluppata del mio corpo). Ho avuto un po’ di paura quando ho iniziato a essere lontano dalla riva, ma non ci ho pensato più di tanto e ho continuato a muovermi meccanicamente. Appena ho raggiunto l’isolotto mi sono riposato per alcuni minuti e poi ho tentato di avvicinarmi alla bandiera che si trova sulla vetta, ma non mi sono azzardato ad avventurarmi in mezzo ai cespugli senza un paio di scarpe. Sono rimasto un po’ sulla parte sinistra dell’isolotto (intendo alla sinistra del punto di vista della spiaggia de “Le Viste”) e ho aspettato senza fortuna che il cielo si schiarisse. Dopo circa mezz’ora mi sono gettato nuovamente in acqua e sulla via del ritorno mi sono spaventato. Mi sono impaurito quando ho visto in lontananza la prora di un tender dirgersi verso di me, ma per fortuna si trattava di un mezzo della Guardia Costiera. Poco prima, un tipo su un tender più piccolo mi aveva detto a gran voce: “Passano le barche, ti serve il pallone!”. In effetti una boa mi avrebbe fatto comodo. Quando sono tornato sulla spiaggia ho ricevuto il plauso di tre bagnanti e ne sono stato felice. Questi signori hanno apprezzato che io non mi sia avvalso delle pinne per affrontare il mare lontano dalla bonaccia. Mi sono intrattenuto con questa piccola comitiva per alcuni minuti, poi mi sono rivestito e ho iniziato a incamminarmi verso casa. Una volta giunto alla mia magione ho bevuto quasi un litro di Gatorade, ho mangiato due gelati e mi sono fatto una doccia. Alla fine mi sono messo davanti al PC e ho scritto questo breve resoconto. Nella foto non si vede, ma in cima all’isolotto si trova una bandiera. Ho sgozzato la mia paura dell’acqua alta con una nuotata in solitaria. Sono fiero di me stesso e mi sento esaltato come un kamikaze. Il mio narcisismo ringrazia la mia imprudenza. Tra poco mi alzerò e andrò a buttarmi sul letto. Non scriverò una riga fino a dopodomani. Now I need relax.

Francesco

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  • Con una boa sarebbe stato meglio. Raramente mi sono cacato in mano così tanto. Per me una vera impresa sarebbe raggiungere l'isolotto di notte, ma credo che possa essere pericoloso giocare ai Navy Seals.

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