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Ago

I carabinieri e il giustiziere della notte

Pubblicato mercoledì 16 Agosto 2006 alle 07:25 da Francesco

Attorno alle quattro della scorsa notte ho sentito dei rumori molesti provenire dalla strada, dopo pochi secondi mi sono affacciato alla finestra e ho visto un tipo che aveva appena lanciato una bottiglia di vetro contro un bar chiuso. Il tizio mi ha visto subito e mi ha detto: “Allora, problemi?”. Io gli risposto: “Io non ne ho e te?”. Alla fine questo giovane iroso è venuto sotto la mia finestra e abbiamo iniziato a parlare. Gli ho chiesto quale fosse il suo problema e mi ha risposto che era incazzato perché l’assessore alla cultura non gli aveva dato modo di parlare. Mi ha detto: “Solo doveri, doveri, doveri, niente diritti!”. Inoltre mi ha raccontato che il giorno prima una barista gli aveva negato un panino a tarda ora e che lui per tutta risposta l’aveva chiamata “stronzetta”. Poco dopo ha iniziato a parlarmi della sua visione del mondo e della necessità di una rivoluzione. Mi ha fatto sorridere una frase che ha proferito con molta foga: “E poi vedi Cannavaro che alza la coppa del mondo mentre i bambini muoiono di fame, io l’avrei buttata per terra quella coppa!”. Tra l’altro mi ha fatto ascoltare una sua strofa rap e non mi è sembrata brutta. Ho continuato la conversazione con questo tipo fino all’arrivo di una pattuglia dei carabinieri e, prima di andarsene per intrattenersi con le guardie, egli mi ha salutato dicendo: “Hasta la pace siempre fratello”. Mi ha fatto un po’ ridere questo sovversivo notturno che annovera al contempo Gandhi e Rambo tra i suoi miti.

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