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Ago

Macchia noir

Pubblicato giovedì 10 Agosto 2006 alle 05:29 da Francesco

Il buio rimbocca le coperte sgualcite della grande città e dà la buonanotte alla prudenza criminale. La polizia chiude i casi e le spogliarelliste aprono le gambe. Alcuni uomini loschi attraccano un’imbarcazione sospetta a un molo e si preparano a scaricare chilogrammi di drammi. Un sicario suda freddo nella stanza del suo hotel fatiscente e accarezza nervosamente la sua Beretta scarica. Egli tenta di ipnotizzare le lancette per uccidere l’attesa che lo separa dall’omicidio che gli è stato commissionato da un boss locale. Un manager saluta la famiglia ed è esce di casa per adempiere al suo ruolo di strangolatore part time. Donne suadenti e sensualità ibride governano i marciapiedi e gli atti di lussuria che si consumano in camere di lusso. Durante la notte spariscono le fedi dalle dita, le dita di alcuni uomini falliti spariscono sotto lo sguardo degli usurai, gli spacciatori spariscono tra i vicoli e i resti di chi ha sgarrato spariscono nella grande discarica che si trova fuori città. Una coppia di investigatori assonnati è appostata da ore davanti alla casa di un pregiudicato coinvolto nel traffico di MDMA. I baristi interpretano i gesti e gli sguardi dei picchiatori e delle peripatetiche. Un vecchio scommettitore consumato da anni di sbronze tenta di estorcere alcune soffiate sulle corse dei cavalli. Le insegne accecano la città e fanno brillare i tirapugni dei balordi. Tutto si muove in un silenzio rumoroso che fa urlare gli istinti e mette a tacere le coscienze.

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