Ogni tanto rileggo le pagine di questo blog e talvolta scorgo degli errori di battitura che correggo prontamente. In alcune cose cerco di essere un perfezionista e una di queste è la digitazione. Forse sarebbe meglio se io ambissi alla perfezione in altri campi, ma per adesso non ho voglia di sborrare dentro centinaia di vasetti di plastica da vendere come yogurt. L’industria alimentare può fare ancora a meno di me. A parte le solite cazzate credo che la disattenzione sia un male congenito da contrastare. Cerco di porre attenzione in ogni mio singolo gesto, ma non ci riesco sempre perché sono un essere umano. Dannazione, devo chiedere alla natura delle doti demiurgiche (nell’accezione platonica). Questo post in realtà serve per giustificare ogni mia svista ortografica e per incentivare l’allenamento della mia attenzione. Da anglofilo ignorante concludo con “be careful”.