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Valencia: tra laicità e retorica papale

Pubblicato domenica 9 Luglio 2006 alle 04:37 da Francesco

Quel pacioccone di Joseph Ratzinger si è recato in Spagna per incontrare i vertici politici del paese iberico e per assopire i fedeli con la sua tediante liturgia made in Vatican. Ammiro Zapatero per la sua decisione di non partecipare alla messa del papa e penso che in questa occasione il premier spagnolo abbia confermato la laicità del suo paese. Pare che il portavoce del Vaticano Joaquin Navarro-Valls sia rimasto un po’ turbato dalla scelta di Zapatero e ha affermato che in passato persino Castro, Jaruzelski e Ortega hanno partecipato alle messe che il papa ha tenuto nei loro paesi durante le loro dittature: evidentemente Zapatero non è un ipocrita né un dittatore e altrettanto evidentemente il Vaticano non riesce ad accettare la mancanza di queste virtù nel premier spagnolo. Il pontefice ha affermato quanto segue: “La famiglia è l’ambito privilegiato dove ogni persona impara a dare e ricevere amore”. Mi chiedo: Ratzinger s’ispira al Nuovo Testamento o trova i suoi spunti nelle avventure di Pimpa? Molti incensano ogni singola banalità che fuoriesce dalla bocca del papa di turno e trovo che questo sia disarmante. Il vecchio Joseph forse prova nostalgia per la gioventù hitleriana di cui ha fatto parte, infatti le parole che seguono sembrano adatte a un seguace dell’eugenetica nazista: “È secondo la natura dell’uomo che l’uomo e la donna sono ordinati per dare futuro all’umanità”. Penso che quasi tutti sappiano che i maschi non posso partorire e che due donne non possono ingravidarsi a vicenda, e non credo che occorra un teologo tedesco per sottolineare l’ovvietà di questi fatti.

Ratzinger

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