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Comunicazione high-tech

L’avvento di Internet nella società ha cambiato il modo di comunicare e ha permesso a molte persone di costruirsi un alter ego virtuale. In rete ho “incontrato” gente di ogni tipo: rari interlocutori con i quali dialogare saltuariamente, personaggi apparentemente strambi con la fissazione di appagare la loro parafilia, depressi cronici e pseudointellettuali. Non basta una connessione per diventare un’altra persona, ma può essere sufficiente per illudersi del contrario. Trovo che le comunicazioni in rete siano molto asettiche e alle volte colme di fraintendimenti, ma penso che un buon feeling tra gli utenti e un uso adeguato della lingua possano compensare la mancanza di intonazione e l’assenza dei gesti che di solito accompagnano le parole. I gesti e la voce possono essere riprodotti tramite una semplice webcam e un microfono economico, ma io credo che questi strumenti alla portata di tutti siano solo un surrogato per la classica interazione vis-à-vis. Penso che la funzione sociale di Internet sia quella di offrire un modo diverso di comunicare, più veloce e facilmente accessibile per tutti, e non di sostituire la realtà come credono taluni e come purtroppo fanno credere talaltri. Non mi piace l’anonimato ed è per questo motivo che ho messo il mio nome e le mie fotografie in queste pagine virtuali. Navigando in rete spesso mi sono imbattuto in blog e siti colmi di confessioni, ma tra quelle righe così intime non ho mai trovato il viso dell’autore. Per me non è un problema accostare le mie foto alle mie difficoltà sessuali e ad altri aspetti della mia intimità, sono in grado di parlare di me stesso con chiunque nella vita di tutti i giorni e credo che la facilità di mostrarmi per quello che sono derivi dalla mia mancanza di inibizioni.

Francesco

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