È una vergogna che la Rai non abbia comprato i diritti televisivi per tutte le partite del mondiale. Mi manca quell’atmosfera nazionalpopolare tipica della visione in chiaro di tutti gli incontri della coppa del mondo. Non sono un tifoso e non seguo più il calcio a eccezione degli eventi internazionali più importanti, ma sono d’accordo con chi afferma che l’Italia è una repubblica fondata sul pallone. Se la Rai avesse risparmiato sui suoi cazzo di reality show e sui giochi a premi forse si sarebbe ritrovata con un budget in grado di soddisfare la fame calcistica dei suoi abbonati. Qualche ora fa un tipo di Sky mi ha chiamato e ha tentato di farmi abbonare al colosso di Rupert Murdoch. Non vedo il motivo per abbonarmi a Sky: il suo palinsesto non mi piace, tutte le partite del mondiale che offre possono essere viste in chiaro su alcuni canali satellitari senza pagare nulla e inoltre le dirette estere mi risparmiano lo sforzo di abbassare il volume del televisore per censurare la tediante telecronaca italiana. Penso che gli italiani dovrebbero pagare il prossimo canone della Rai in bond argentini. Se questo schifo fosse una favola terminerebbe in questo modo: “E così anche l’istituzione dei mondiali di calcio cadde sotto l’incompetenza dei burocrati italiani”. La notizia del mondiale dimezzato non è nuova, ma io sono venuto a conoscenza di essa poco prima che iniziassero i giochi. Un’ennesima delusione tutta italiana: che il claque applauda. Forse lo slognan della televisione di stato andrebbe cambiato da “Rai, di tutto, di più” in “Rai, sempre di meno, sempre peggio”.