L’anno scorso è morta suor Lucia, famosa per la sua appartenenza a quel trio di allegri pastorelli a cui apparve la Madonna. Stando a certe affermazioni della suora, sembra che la Vergine abbia predetto la Shoah, ovvero lo sterminio degli ebrei, vent’anni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Secondo le ultime presunte rivelazioni riguardo alla leggenda di Fatima, degne della peggiore puntata di “Beautiful”, pare che la prova della profezia dell’Olocausto sia stata riportata da suor Lucia nel 1955 all’interno di un diario. Se comprassi un quaderno a quadretti della Invicta, e tra dodici anni ci scrivessi sopra che nel 1994 il rigore sbagliato da Roberto Baggio ai mondiali mi predisse gli atentati dell’undici settembre, qualcuno mi crederebbe? Forse sarei più credibile se sostituissi l’icona di Roberto Baggio. Potrei utilizzare i Pokémon come figura profetica, ma in questo caso la mia esperienza mistica assumerebbe sfumature politeiste che farebbero storcere il naso all’intellighenzia cattolica. Credo che occorra una faccia placcata in bronzo per pretendere che la gente creda a una profezia in ritardo di oltre settant’anni. Mi chiedo quale sia la linea di confine che divide la fede da quella che è comunemente chiamata presa per il culo.
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