Sono in piedi da poche ore e sto ascoltando “Someday We’ll Know”, un pezzo pop dei New Radicals datato 1999. A un tratto il testo recita: ” If I could ask God just one question, why aren’t you here with me tonight?”. Mi piace questo passaggio, anche se a me suona un po’ retorico. Per me non esiste nessun dio con la di maiuscola e se ne incontrassi uno probabilmente lo pregherei di non disturbarmi. Alle volte mi sento uno yuppie mancato e mi chiedo se sia un male o se sia un bene. Ho un fatto divertente da annotare su queste pagine virtuali. Qualche giorno fa sono venuti a casa mia due amici di mia madre residenti a Firenze e uno di essi, un signore di mezza età un po’ flaccido e canuto, si è presentato con una giovanissima cilena. Ho guardato la triade di avventori dal basso del tavolo sul quale stavo pranzando, poi ho osservato con più attenzione la giovane cilena e ho chiesto: “Di chi è figlia?”. C’è stato un momento d’imbarazzo a causa della mia domanda provocatoria e io ne ho gioito. A me le differenze di età piacciono solo nelle fantasie erotiche: non ho nulla contro chi vive una relazione in cui c’è una grande distanza di anni tra i due partner, ma mi fanno divertire coloro che lasciano le porte aperte all’imbarazzo originato dalle parole di un segaiolo maremmano. A proposito di seghe, prendo in prestito un’espressione di “Off Centre”: “Sono di nuovo in grado di stringere la mano al governatore”. Sì, insomma, ho ripreso a masturbarmi regolarmente. Un sentito ringraziamento agli ormoni crumiri che hanno deciso di non aderire allo sciopero della mia sessualità miseranda.