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Mag

Rhino

Pubblicato domenica 21 Maggio 2006 alle 10:03 da Francesco

Mi muovo nel traffico a cavallo di un rinoceronte albino. Osservo targhe alterne tutte uguali e spero di sorpassare il grande smeraldo prima che vada in frantumi per lasciare il posto a un nuovo rubino. I microbi e le formiche allestiscono l’ultima cena sulle strisce pedonali, mentre i gabbiani addestrati dalla libertà planano tra le vetture e adombrano piccole porzioni di strada. Un uomo anziano grida contro una casa; le parole che escono dalla sua bocca si materializzano velocemente sulla parete esterna dell’abitazione. Alcuni porporati sono seduti attorno alla triangolarità di un tavolo e osannano la mercificazione della loro fiaba religiosa. Taluni perdono la fede nel loro dio mentre altri la trovano in giacenza alle Poste. Certi bracconieri fuori luogo osservano con cupidiga il corno del mio rinoceronte, ma per mia fortuna i loro fucili da caccia sono in pausa per il pranzo e non possono essere utilizzati per l’ennesimo safari fuori programma. Una mistura urbana di acqua santa e piscio di gatto gocciola lenta dalle grondaie. Un pittore fallito dipinge un tombino in mezzo all’alta velocità delle auto e spera che un paraurti faccia conoscenza con una delle sue tempie. Il mio occhio scorge una prostituta altolocata: tale bagascia offre i suoi servigi sessuali per conoscere tutto delle persone che si rivolgono alla sua vulva e in cambio chiede loro il permesso di realizzare litografie delle loro anime da cedere a Belzebù o a uno dei suoi garzoni. Una donna vecchia, ricca, tirchia e senza denti porta un cartello al collo sul quale campeggia quanto segue: “Vi prego, donatemi un anno della vostra vita, fatemi tornare giovine per assaporare di nuovo il cibo con i denti”. Per adesso la vecchia ha raccolto solo nove anni, deve elemosinare ancora tre decadi per assecondare la sua inclinazione taccagna e provare di nuovo la sensazione della carne tra i denti. Il crepuscolo si avvicina mentre un phon invisibile riscalda gli architravi e le colonne che sostengono l’urbe.

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