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Circostanze notturne

Pubblicato martedì 2 Maggio 2006 alle 05:03 da Francesco

Un pianista suona le sue ultime note mentre le luci del locale si spengono e le persone se ne vanno convinte di essersi divertite. Lo sguardo malato di una vecchia signora fugge dalla finestra della sua stanza d’ospedale per cercare il tepore perduto nel suo ultimo ventiquattro dicembre. Un taglio di forbice inaugura una nuova vita e un altro cordone ombelicale va in pensione. Alle volte un padre sorride, alle volte un padre piange, alle volte un padre non c’è. Qualcuno sta trafficando qualcosa e qualcun altro sta cercando di scoprirlo. Ci sono persone che non dormono nonostante l’ora perché non riescono a smettere di fissare il proprio cellulare con il cuore in gola. Un trentenne in sovrappeso indossa una canotteria con macchie antiche e guarda il televisiore dal suo trono di gommapiuma: un re senza più speranza. Una lite si cheta tra le mura domestiche e un lenzuolo economico protegge l’abbraccio di una giovane coppia squattrinata. Giovani vite accolgono una presunta vocazione e si preparano a servire il loro credo. I giornali sono vicini alle edicole, le casse di frutta e verdura si adagiano sulle spalle dei lavoratori precari e le radio trasmettono vecchie canzoni melense che fanno sospirare la sensibilità di alcuni camionisti. Ci sono porte che si chiudono e saracinesche che si aprono. Isoradio fornisce informazioni sulla viabilità e l’aurora debuttante distribuisce drammi e gioie ai suoi abbonati. C’è qualcuno che alle cinque di mattina ha bisogno di cimentarsi in descrizioni banali per addormentarsi vicino ai fuochi arancioni dei lampioni.

Luci notturne
Categorie: Intimità, Parole |