Ho appena finito di vedere Fame Chimica, un film del 2003 ambientato nel quartiere Barona di Milano. Trovo che, con le dovute proporzioni, questa produzione tricolore sia il La Haine (L’Odio) italiano. La pellicola è meno cruda rispetto a quella di Kassowitz, ma descrive ugualmente la tensione sociale che si respira nelle zone degradate delle grandi metropoli peninsulari. Durante la visone di Fame Chimica ho fatto qualche esercizio per rimuovere l’ultimo strato di adipe che rovina l’estetica del mio addome. È una guerra dura quella contro gli accumuli di grasso, ma ormai sono alla resa dei conti. Ieri sera, sempre per rimanere nell’ambito cinematografico, ho visto su Rete 4 il primo tempo di Full Metal Jacket. Ho avuto il piacere di vedere più volte il capolavoro di Kubrick e sono intenzionato a guardarlo nuovamente nei prossimi giorni. Oggi è iniziato il tour de force elettorale, i commenti, qualunquisti e non, sono già sulla griglia di partenza e attendono che finisca lo spoglio delle schede per iniziare la loro corsa. Ci saranno dirette condite con gli exit poll e interviste tutte uguali. Tuttavia mi piace il fermento nazionale e trovo che le elezioni siano uno spettacolo divertente. Credo che oggi come ieri ci sia solo il pranzo ad attendermi, perciò tiro fuori il mio bon ton e non lo faccio aspettare ulteriormente.
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