È nato un altro giorno. Pulsioni incontrollabili e noia tra i banchi di scuola, desideri repressi e serenità tra le pareti degli uffici, sguardi criptici in ogni angolo del mondo urbanizzato. Ogni giorno viene presentato un menù diverso al tavolo di ogni individuo; tragedie o eventi lieti, rivoluzioni personali o silenzio reazionario, fasce da nascituro o crisantemi da defunto. Il tempo è testardo e stacanovista, dietro di sé lascia rughe e libri di storia. Mi eccita il divenire di ogni cosa e sono felice di invecchiare senza fretta. Il mio lato infantile è ancora legato agli anime giapponesi e ai videogiochi, infatti il mio ludo fa perno sull’industria dell’intrattenimento del Sol Levante. Credo che il tempo perso sia quello dedicato al conteggio della perdita del proprio tempo. La mia scrittura è un po’ sconnessa perché non subordino immagini improvvise al rigore della logica. È una giornata stupenda, nonostante sia priva di qualcosa di speciale.
Mi appoggio ai silenzi che si susseguono senza soluzione di continuità, tuttavia con la stessa…
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