Ho letto una notizia piuttosto macabra sulle pagine di America Oggi. È stato scoperto, da circa un anno, un traffico di organi a Brooklyn, nella ridente metropoli di New York. I principali accusati sono un imbalsamatore e un dottore. Gli organi venivano estrapolati dai cadaveri e preparati per il trapianto all’insaputa dei pazienti e delle famiglie dei defunti. Probabilmente sono stati falsificati alcuni certificati di morte per presentare organi apparentemente sani e di conseguenza è stata messa in pericolo la salute dei malati. Forse anche in Italia è in atto una speculazione analoga sulla vita e sulla morte senza che nessuno lo sappia, d’altronde la malasanità è una delle peculiarità nazionali, al pari della pasta e del Colosseo. Nell’Europa orientale esiste un florido mercato nero, nel quale è possibile acquistare un rene per 3000 dollari. A quanto pare la Moldova detiene il primato della compravendita umana. Non riuscirei mai ad andare in un clinica dell’Est per un trapianto e non per un impedimento di natura morale, bensì per il timore dei bisturi slavi. Non c’è dubbio che la prevenzione è meglio della cura ed è per questo motivo che faccio una vita abbastanza sana, di modo che si allontani lo spettro della dialisi e l’ombra di qualsiasi patologia dovuta o favorita da una cattiva condotta di vita.
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