Non ho in programma nulla di particolare per la mia giornata. Mi dedicherò alla lettura di un capitolo de “I Rifugi della Mente” non appena avrò terminato queste parole prive d’inchiostro. Più tardi userò la vista e l’udito per la lettura dei fatti di cronaca e l’ascolto di alcuni album. Ho intenzione di trascorrere la serata con alcune puntate di City Hunter e con l’astrattismo di un videogioco. Forse alzerò qualche peso e tornerò a incidere queste pagine con la tastiera. È un sabato qualunque, una normale giornata del mio ventunesimo anno di vita. Bevo un sorso d’acqua, passo la mano sinistra tra i capelli e mi avvicino alla chiusa. Continuo a sentire una strana sensazione di benessere, ma non riesco a capire da dove provenga. È pace, è quiete, è una tenda che attenua le luci estive di un’alba colma di vivacità.
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