Stanotte ho dormito solo cinque ore, ma non mi sento stanco. Fuori c’è una leggera pioggia obliqua che solletica i passanti incappucciati e sfregia i vetri della mia finestra. Mi piacerebbe voltare il mio viso a sinistra e vedere la mia baccante mancante con in mano una tazza di thè. La immagino avvolta in un cardigan, mentre osserva l’esterno sorseggiando acqua corretta con una bustina di Lipton. Alla mia sinistra non c’è nessuna menade, ma solo la nuova insegna di una banca. È una mattina voluttuosa. Sono sereno e tranquillo, rilassato e vagamente sorridente. Colloco l’ultimo mattone di questo cottage di parole e mi appresto ad assecondare la brama di movimento del mio corpo.
Secondo me è assurda la pretesa di chiunque si aspetti sempre onestà intellettuale dagli altri,…
Mi appoggio ai silenzi che si susseguono senza soluzione di continuità, tuttavia con la stessa…
Funesti e ottobrini all'esterno, finora i giorni del corrente mese hanno invece irradiato la mia…
Se dimorassi al settimo cielo riuscirei a vedere le lunghe gittate dei missili balistici? Non…
Venerdì mi sono recato a Roma per vedere dal vivo i Belphegor e quello che…