Credo che per evitare la deep depressione occorra avere sempre delle prospettive: io ne ho. Penso che delle volte sia necessario lasciarsi alle spalle degli eventi e delle persone senza dare importanza al loro abbandono. Per me queste prime righe di testo sono banali, ma vere. Mi piace l’idea di fare una muta interiore, mi esalta cambiare la pelle della mia emotività e attendere l’occasione per gettare le fondamenta di un’eterna simbiosi. Le occasioni fallite, gli eventi più o meno tragici e le delusioni formano diesel con cui alimento il lento abitacolo della sofferenza che guida verso il gaudio. Mi piace lo stoicismo, a patto che non si trasformi in mero masochismo. Devo tenere la mente aperta e cercare di allargarla ancora di più, devo ricordare le nozioni imparate alla scuola serale di isolamento e devo mantenere il mio corpo sano ed efficiente: è un processo indispensabile che non si deve arrestare per nessun motivo. Lunga vita a chi persiste; è una resistenza che si oppone alla Gestapo della routine, e l’obiettivo non è vincere, ma essere felici.